lunedì 17 ottobre 2011

Forse potevamo optare per un volo interno.....


 Namaste a tutti voi!!!
Per chiunque pensasse di prendere la ChinaAirlines consigliamo vivamente di portarsi scorte di cibo commestibile dal momento che a bordo il cibo non si può nemmeno guardare e odorare (Simona ringrazia il suo raffreddore e il conseguente naso chiuso e Peppe si stava letteralmente "Lanzando") e benché ci facesse pena lasciare i piatti pieni non abbiamo toccato cibo! tutto sommato il viaggio è stato tranquillo.
Arrivati a Delhi (e qui ancora non sapevamo cosa ci aspettasse) l'aeroporto ci ha fatto un'ottima impressione, tanto che sulla metro per la stazione, parlavamo male dei sevizi italiani e pensavamo che in fondo l'India non fosse poi così decadente e mal organizzata come tutti dicono. Bhè, è anche peggio!
Usciti dalle porte di quel mondo anche troppo perfetto ci si pone davanti uno scenario, che per quanto fossimo preparati ha avuto un effetto shockante su di noi. In un secondo ci siamo ritrovati sbalzati in un'altra dimensione in cui i "Deluxe Toilette" sono una fogna a cielo aperto confinati da quattro mura e un gentile receptionist si faceva pagare per usarli. La cosa più tragica era però l'intera situazione che ci circondava, nel giro di un secondo siamo stati letteralmente assaliti e seguiti da una folla di procacciatori di clienti disposti a fare qualsiasi cosa pur di "scroccarti" qualche rupia. Case desolate, spazzatura, macerie, acqua stagnante puzzolente e persone che non avevano altra scelta che stare lì e sperare che un qualche straniero gli concedesse il loro aiuto per qualche soldo che gli avrebbe consentito di "tirare avanti": peccato che gli unici stranieri in questione, a malincuore, fossimo noi. Decidiamo così di incamminarci verso la stazione ferroviaria di New Delhi, senza l'aiuto di quella povera gente, dove avremmo dovuto prendere il treno per la nostra destinazione finale, Varanasi (Benares, o Kashii). Le successive sei ore che ci separavano dal nostro treno si sono rivelate le peggiori, siamo finiti, scortati da un indiano, in una sala d'attesa scarna, con tantissime persone al suo interno, ognuna di loro con o senza famiglia al seguito, sdraiati e seduti in qualsiasi posizione il corpo umano possa concepire. L'attesa è stata snervante, ci addormentavamo a turni di 10 minuti sulle rispettive valigie con la consapevolezza che tutti non avevano occhi che per noi (e stiamo parlando di una stazione ferroviaria di una delle più importanti città al mondo, nonché capitale indiana) eravamo gli unici due occidentali su milioni di persone. Nelle successive sei ore siamo rimasti a digiuno, tutto sembrava troppo sporco (compresi noi) per essere mangiato, siamo solo riusciti a barattare per un succo di frutta e dopo averlo bevuto ci siamo accorti che la scadenza risaliva a due mesi fa.....ma alla fine erano zuccheri ed è stata la cosa meno peggio che ci poteva capitare. 
Saliti sul treno ci aspettavano due posti in seconda classe ma a fianco ai nostri nomi comparivano due lettini piccoli, vicini ai bagni e contingenti ad una porta che ci sbatteva addosso continuamente. Non so se per stanchezza o disperazione siamo riusciti a chiudere occhio e dopo 14 interminabili ore siamo arrivati a Varanasi. Gli scenari che ci si sono presentati davanti ai nostri finestrini erano fantastici e sconvolgenti allo stesso tempo, sembrava di essere tornati indietro di mille anni......donne e bambini lavoravano nelle paludi e abitavano in capanne, la maggior parte di loro era accovacciata a raccogliere sterco di vacca per poi farne dei panetti da utilizzare come combustibile. Uno scenario d'altri tempi per noi.
Finalmente eccoci arrivati a Varanasi, dove un autista ci aspettava per portarci a casa.

alba dal treno

aeroporto di Delhi


Bagno del treno Delhi-Varanasi




Acqua potabile




3 commenti:

  1. Mio Dio ragazzi, che esperienza stupenda!!E' meraviglioso potervi seguire su questo blog e guardare uno scorcio di India attraverso i vostri occhi!Mi avete riacceso dei ricordi stupendi e anche la voglia di tornare in quel posto indescrivibile,a metà tra realtà e dimensioni altre!che bello che bello che bello!Tenetemi aggiornata, sono curiosissima!Pè, sembri davvero un pascià indiano quando fai colazione col giornale in Hindi sul tavolo!:) Come state vecchi volponi?Ci sentiamo su skipe nei prossimi giorni spero!Sono esaltatissima per voi!Un bacioneeeeee!Namaste!
    Ross

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  2. tresor sono Stefania!
    che belle foto :) e tu mi sembri felice,sono contenta!divertitevi tanto giovani :D
    un bacione!

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  3. Steffff, ho visto solo ora il commento, dire che io e il pc non andiamo d'accordo è poco!! ma quanto mi manchi??? un bacio grande

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